I sintomi di una congiuntivite di solito sono abbastanza chiari da far individuare facilmente il disturbo. Tuttavia, non tutti sanno che non esiste una sola tipologia di congiuntivite e che la congiuntivite papillare può dipendere anche dall’utilizzo delle lenti a contatto. Le congiuntiviti possono essere divise in quattro categorie:
- allergica
- infiammatoria
- batterica
- virale
La congiuntivite batterica o virale può essere contagiosa mentre quella allergica no. La cura dipende dalle cause scatenanti: se si tratta ad esempio di una reazione irritativa provocata dalle piante graminacee in primavera, di solito sarà sufficiente somministrare un buon antistaminico.
La congiuntivite giganto papillare, invece, dipende dal disagio che può provocare l’utilizzo di lenti a contatto e richiede interventi diversi.
Congiuntivite giganto papillare: i sintomi
I sintomi di una congiuntivite giganto papillare sono accomunabili a quelli di altri tipi di congiuntivite. Di solito consistono in:
- bruciore agli occhi
- dolore agli occhi
- lacrimazione sovrabbondante
- arrossamento
- prurito
- fotofobia (disturbo dovuto alla luce)
A differenza di altre congiuntiviti, la congiuntivite giganto papillare interessa entrambi gli occhi e questo può essere d’aiuto nel formulare una diagnosi differenziale.
Congiuntivite giganto papillare: le cause
Le cause della congiuntivite giganto papillare sono da ricondurre a un attrito con un corpo estraneo presente nell’occhio, come sono appunto le lenti a contatto. È fondamentale premettere che gli occhi non sono tutti uguali, come la pelle delle palpebre interna, come di conseguenza la tolleranza alle lenti a contatto, che siano usa e getta o mensili.
Le lenti morbide sono sicuramente più confortevoli mentre quelle semirigide hanno sempre bisogno di un periodo di adattamento e potrebbero provocare anche reazioni come appunto la congiuntivite.
Nella parte interna della palpebra, quella a contatto con la lente, possono formarsi piccole papule o dossi che si infiammano e generano il fastidio. Questa conseguenza può verificarsi dopo un utilizzo prolungato delle lenti, che non devono essere indossate ad esempio di notte.
Congiuntivite giganto papillare: la cura
Come intervenire quando si verificano i sintomi di una congiuntivite giganto papillare? Qual è la migliore cura per alleviare i fastidi? In questo caso la congiuntivite non è batterica e non ha bisogno di antibiotici, ma è provocata dal contatto con un corpo estraneo, per cui la prima cosa da fare è rimuovere la causa del fastidio: cambiare tipo di lenti, sospenderle per un po’ e limitarne la durata di utilizzo.
Le cure per questo genere di congiuntivite possono ricondursi anche a:
- colliri e gocce per disinfiammare la palpebra;
- occhiali da sole per non venire a contatto con fonti esterne di irritazione;
- impacchi freddi o con camomilla/malva
La congiuntivite giganto papillare è un disturbo frequente tra i portatori di lenti a contatto. Spesso basta interrompere per qualche giorno o settimana l’utilizzo delle lenti a contatto, fino a completa guarigione.
Se il disturbo persiste è consigliabile parlarne con il proprio oculista ed eventualmente valutare un altro sistema di correzione del difetto visivo, che siano altre lenti a contatto (le morbide, ad esempio, costituiscono una valida alternativa per chi ha disturbi dovuti alle semirigide) o occhiali da vista.
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