I disturbi della congiuntivite sono spiacevoli e fastidiosi, a partire dal rossore fino ad arrivare a bruciore e secchezza, e non tutti sanno che una gran parte di responsabilità deriva dall’inquinamento diffuso, purtroppo, nelle grandi città. L’infiammazione della congiuntiva, ovvero la membrana che circonda l’occhio, può scatenarsi spesso per cause virali o batteriche (e per questo è molto contagiosa), ma lo smog riveste un ruolo fondamentale nella predisposizione a questo problema.
Congiuntivite: le cause
Tra le cause della congiuntivite, possiamo trovare:
- infezione batterica (quando si viene incontro con un occhio infetto)
- infezione virale
- allergia stagionale o perenne (a peli di animali o sostanze con cui si viene a contatto, ad esempio, in ambiente di lavoro)
- reazione a farmaci
- reazione alla mascherina
- ipersensibilità a sostanze contenute in cosmetici o detergenti
- malattie dell’occhio
- malattie non specifiche dell’occhio (come la malattia di Lyme)
- brufoli o orzaioli
Ma allora cosa c’entra l’inquinamento? Gli studi degli esperti, che in diversi rilevamenti hanno incrociato i dati sullo smog presente nelle metropoli e l’impatto sulla vista e sulla salute degli occhi, hanno dimostrato una correlazione tra gli ambienti maggiormente inquinati e i casi di congiuntivite, denominata “congiuntivite urbana”, con un particolare picco infantile.
Come si arriva a soffrire di congiuntivite da inquinamento
Lo smog, tipico delle aree densamente popolate e maggiormente attive per quanto riguarda le imprese, il traffico, i mezzi pubblici e la congestione in alcuni orari della giornata, contiene polveri sottili. Proprio queste sarebbero, come svelano gli studi, responsabili – oltre che di tanti altri danni per la nostra salute - delle cosiddette congiuntiviti urbane. La congiuntivite nei bambini è molto diffusa perché camminano più vicini alle polveri, che tendono a “viaggiare” e depositarsi a terra, e perché le loro mucose sono in via di sviluppo, nel processo di crescita, e quindi più delicate.
Lo smog attacca le mucose, privandole della loro quantità di liquidi, e quindi disidratandole e sgretolando le difese della membrana, una sorta di “cerniera protettiva” che ripara l’occhio dall’ambiente esterno. Questo porta alla secchezza delle mucose e soprattutto del film lacrimale, l’occhio si disidrata, circola meno ossigeno e va più facilmente incontro a reazioni allergiche, di ipersensibilizzazione e di infiammazione. La congiuntivite da smog può essere prevenuta adottando alcuni accorgimenti, soprattutto da parte di chi vive in zone particolarmente trafficate.
Congiuntivite da smog: rimedi e come difendersi
È necessario accertarsi che i propri occhi siano sempre in una condizione di massima idratazione. Sciacquarli sotto acqua tiepida la sera è sempre una buona abitudine, così come applicare impacchi di malva o camomilla e come ricorrere ai colliri consigliati dall’oculista nei momenti di secchezza e bruciore, senza aspettare l’abbattersi dell’infiammazione. Un occhio ben idratato andrà meno incontro alla possibilità di sviluppare una congiuntivite o altre reazioni.
Anche gli occhiali da sole possono aiutare a proteggere l’occhio dalle aggressioni esterne, oltre che dai raggi del sole, che possono contribuire alla situazione di secchezza generalizzata. La congiuntivite può colpire per moltissime ragioni, ma un’idratazione preventiva dell’occhio aiuta ad allontanare questa possibilità.
In ogni caso, chi contrae una congiuntivite dovrà rivolgersi a un medico per avere le cure corrette e le informazioni sulla profilassi (se batterica) per non contagiare le persone vicine.