Lenti convergenti: a cosa servono e come riconoscerle

Le lenti graduate utilizzate per correggere i difetti della vista possono essere convergenti o divergenti. Scopriamone insieme le caratteristiche, le differenze e le diverse capacità.

- 5 Minuti di lettura

Il metodo più diffuso per correggere eventuali problemi visivi causati da difetti di rifrazione è quello di prescrivere occhiali da vista con lenti graduate. A seconda del difetto che si deve correggere e delle specifiche necessità di ciascuno, si possono utilizzare lenti convergenti o divergenti, che hanno caratteristiche specifiche ben diverse tra loro.

Ecco le caratteristiche, gli utilizzi delle lenti convergenti e le differenze con le lenti divergenti così da capire quale tipologia di lente è meglio utilizzare a seconda del difetto visivo che si deve correggere.

Che cos'è una lente convergente?

Le lenti convergenti sono costruite con una particolare forma geometrica che “costringe” i raggi luminosi che arrivano paralleli rispetto all’asse ottico a deviare, convergendo tutti in uno stesso punto, che viene chiamato fuoco.

I raggi luminosi che attraversano una lente convergente vengono deviati fino a unirsi in un punto determinato: dunque, convergono.

Per ottenere questo effetto, le lenti convergenti hanno due superfici. Una delle quali è curva e con uno spessore maggiore nella parte centrale e più sottile verso i bordi. È proprio questa particolare conformazione delle lenti a far sì che i raggi luminosi si concentrino in unico punto.

Vedi tutti i modelli

 

Naturalmente le lenti di un paio di occhiali da vista hanno ciascuna il proprio punto focale, situato nella parte opposta rispetto a quella da cui provengono i raggi, che possono incidere indifferentemente sulla lente di destra o su quella di sinistra.

Le lenti convergenti, chiamate anche “lenti positive” perché si misurano e graduano in diottrie positive, sono principalmente di tre tipi:

  • biconvesse, in cui entrambe le superfici della lente sono convesse;
  • piano convesse, in cui una superficie è piana e l’altra convessa;
  • concavo convesse, in cui una superficie è leggermente concava e l’altra convessa.

Come si fa a capire se una lente è convergente o divergente?

Per distinguerle è sufficiente osservarne attentamente la forma. La lente convergente è più spessa al centro e più sottile verso i bordi mentre le lenti divergenti sono più spesse ai bordi e più sottili al centro.

Lente convergente: che immagine produce?

Le lenti convergenti possono generare due tipi diversi di immagine, a seconda della posizione dell’oggetto rispetto all’asse ottico e alla sua distanza dalla lente:

  • se i raggi che attraversano la lente si incontrano in un punto nello spazio, l’immagine viene detta reale perché può essere proiettata su uno schermo. In questo caso l’immagine sarà anche capovolta e ingrandita rispetto all’oggetto;
  • se invece a incontrarsi sono i prolungamenti fittizi dei raggi, nel senso opposto a quello di propagazione, l’immagine viene definita virtuale perché non può essere catturata su uno schermo. In questo caso sarà dritta e rimpicciolita rispetto all’oggetto.

Cosa può fare una lente convergente?

Le lenti convergenti vengono principalmente utilizzate per correggere tre diversi difetti visivi:

  • l’ipermetropia, un difetto di refrazione per cui la vista degli oggetti vicini risulta maggiormente sfocata rispetto a quelli lontani, a causa della formazione delle immagini dietro la retina;
  • la presbiopia, ovvero l’incapacità di focalizzare correttamente gli oggetti vicini a causa di un difetto refrattivo del cristallino che può svilupparsi con l'avanzare dell'età;
  • alcune tipologie di astigmatismo.

Vedi tutti i modelli

 

Hai necessità di applicare delle lenti convergenti alla tua montatura da vista? Gli ottici di GrandVision sapranno consigliarti la tipologia di lente più adatta alle tue esigenze. Vieni a trovarci in negozio.

 

Scopri i negozi più vicini a te!

 

 

Leggi anche: