L’uso dei dispositivi di protezione individuale è ormai diventato (purtroppo) un’abitudine quotidiana, ma non tutti sanno come indossarli correttamente ed evitare che il cattivo uso provochi, oltre ai pericoli di contagio, problemi alla vista e agli occhi, come quella che è stata definita dagli esperti “congiuntivite da mascherina”.
Ma come può un dispositivo che copre naso e bocca causare irritazioni e infezioni agli occhi? La ragione è in realtà più semplice di quanto si possa immaginare: come chiunque ha sperimentato, l’uso della mascherina causa difficoltà di respirazione, soprattutto se il dispositivo non aderisce perfettamente ai lati del naso.
In questi casi, infatti, il fiato espirato rimane “intrappolato” e tende a risalire verso le guance e gli occhi, portando con sé tutti quei batteri che vivono nella bocca e servono a proteggere il cavo orale da infezioni di vario genere. Ma questi stessi batteri, una volta a contatto con gli occhi, diventano molto aggressivi.
Inoltre, spesso molte mascherine tendono a bloccare il movimento della palpebra inferiore, impedendo la normale lubrificazione della superficie oculare e, di conseguenza, determinano secchezza oculare e fastidiose irritazioni, fino a sviluppare vere e proprie infezioni.
Congiuntivite da mascherina: i sintomi
La congiuntivite da mascherina si presenta come la normale congiuntivite: un’infiammazione che colpisce la congiuntiva, ovvero la membrana trasparente che ricopre l’occhio e l’interno delle palpebre, causando:
- fastidio agli occhi
- occhi rossi
- stanchezza delle palpebre.
Il cattivo uso della mascherina ha quindi come prima conseguenza un generico fastidio e una sensazione di stanchezza agli occhi, un problema molto semplice che si può risolvere in breve tempo con la visita dall’oculista e la terapia necessaria.
Se trascurati, tuttavia, questi sintomi possono sfociare in più gravi irritazioni agli occhi e anche in congiuntiviti avanzate e aggressive, che ovviamente oltre ad essere più dolorose e insopportabili per il paziente richiedono anche una terapia più invasiva e più lunga.
Alla comparsa dei primi sintomi, dunque, è opportuno non ignorarli e superare il timore di recarsi in posti affollati come il Pronto Soccorso per ricevere le corrette cure oculistiche (o in alternativa contattare lo specialista di fiducia) prima che l’irritazione sfoci in infezioni o in congiuntiviti più gravi.
Come evitare le irritazioni agli occhi da mascherina
Il primo consiglio per evitare che l’uso della mascherina possa causare problemi agli occhi è quello di scegliere con attenzione il modello da indossare, optando per una mascherina che si adatta perfettamente alla forma del viso. Inoltre, la mascherina va indossata piegandola opportunamente in modo da evitare che lasci spazio alla fuoriuscita dell’aria espirata in corrispondenza degli occhi.
Un piccolo trucco adottato dai medici e dal personale infermieristico, che indossano mascherine chirurgiche per molte ore al giorno, è quello di applicare una piccola striscia di nastro biadesivo in corrispondenza del naso, per sigillare perfettamente la mascherina. Vale inoltre la raccomandazione per eccellenza: lavarsi e disinfettarsi le mani prima di indossare la mascherina, in modo da non contaminarla con eventuali batteri.