Con l’arrivo delle stagioni più fredde, si parla spesso di “colpo d’aria”, una condizione molto comune che può interessare, oltre alle vie respiratore o le articolazioni, anche l’occhio.
L’occhio gonfio da colpo di freddo è una situazione frequente che si verifica quando l’occhio viene esposto al freddo senza difese per potersi proteggere. Come altre parti del corpo, anche l’occhio colpito da vento freddo o temperature gelide può infiammarsi e provocare sensazioni come bruciore, dolore, prurito e gonfiore. Ma cos’è esattamente il colpo d’aria all’occhio, come lo si riconosce e come lo si cura?
L’occhio gonfio per un colpo di freddo è una sorta di infiammazione (in alcuni casi può causare anche congiuntivite) che colpisce appunto gli occhi dopo un’esposizione all’aria fredda o a temperature particolarmente rigide. Ecco quali sono i sintomi da riconoscere – se non passano in pochi giorni, è sempre opportuno consultare il medico – ed ecco anche le soluzioni per alleviare bruciore e dolore.
Colpo di freddo all'occhio: i sintomi
Quali sono i sintomi di un colpo d’aria all’occhio? Principalmente si avvertono questi disturbi:
- rossore;
- secchezza;
- prurito;
- dolore;
- dolore alla pressione sulla palpebra;
- bruciore;
- lieve edema (gonfiore).
Il freddo agisce inoltre sulla lacrimazione, fondamentale per avere un occhio sano e idratato, ed è come se “la prosciugasse”; ecco perché bisogna far sempre attenzione a non avere gli occhi troppo secchi. Un’infiammazione profonda o non curata può degenerare in congiuntivite irritativa, che necessita di trattamenti specifici.
Colpo di freddo all'occhio: i rimedi
Ecco invece come curare un colpo di freddo all’occhio:
- innanzitutto, è fondamentale assicurare sempre all’occhio un’adeguata lacrimazione; se si dovesse avvertire secchezza (e questo accade soprattutto a chi porta le lenti a contatto), è meglio utilizzare le lacrime artificiali;
- applicare impacchi di malva, eufrasia e camomilla, che hanno proprietà calmanti;
- tamponare l’occhio con un dischetto di cotone imbevuto di acqua fredda;
- utilizzare bustine di tè tiepide, per eliminare il gonfiore delle palpebre;
- spalmare la zona gonfia con gel di aloe vera per rinfrescare e lenire l’infiammazione;
- applicare impacchi e massaggi di arnica;
- evitare fonti di luce troppo intense e possibilmente la luce blu di dispositivi come PC o smartphone;
- impiegare un collirio (anche omeopatico) per ristabilire la corretta lacrimazione;
- evitare di esporsi a sbalzi di temperatura, che peggiorano la situazione.
La condizione irritativa dell’occhio può perdurare qualche giorno o più di una settimana. Se i sintomi peggiorano e non accennano a scomparire, è meglio prenotare una visita per stabilire con il medico specialista il trattamento più adatto.
Prendersi cura dei propri occhi parte inoltre sempre dalla prevenzione. Proteggere adeguatamente gli occhi (con occhiali da sole dotati di un buon filtro contro i raggi ultravioletti, ad esempio) ma anche limitare le ore di esposizione alla luce blu-viola degli schermi sono ottime abitudini per tenere lontane le infiammazioni agli occhi.
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