Come smaltire le lenti a contatto usate in modo corretto

In un mondo sempre più green e attento alle tematiche ecologiche e ambientaliste, è importante sapere come smaltire correttamente anche le lenti a contatto.

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Le lenti a contatto sono dispositivi medici per la correzione di difetti della vista sempre più utilizzati. Secondo recenti stime, oltre 120 milioni di persone nel mondo le utilizzano. Un così massivo impiego, però, deve anche corrispondere a una corretta procedura per smaltire le lenti. Scopriamo insieme come occuparsi correttamente dello smaltimento delle lenti a contatto.

Come smaltire le lenti a contatto, il loro imballaggio e il liquido

Ogni pacchetto di lenti a contatto è costituito da componenti di diversi materiali, che devono essere smaltiti in modi differenti:

  • la confezione esterna: generalmente in cartoncino rigido, può essere buttata nel cestino della carta;
  • il blister: è costituito da un contenitore in plastica e da una linguetta di alluminio. Una volta estratta la lente dal blister, contenitore e linguetta finiscono nel sacco della plastica;
  • il liquido per conservare le lenti: dopo aver indossato le lenti, puoi gettare la soluzione contenuta nel blister nello scarico del lavandino;
  • le lenti a contatto: sono costituite da materiale non biodegradabili, ma possono comunque essere riciclate.

Chi utilizza lenti a contatto quindicinali o mensili normalmente le conserva in un portalenti, che è consigliabile sostituire ogni mese per prevenire la contaminazione di batteri.

Il portalenti è generalmente fatto con materiali in polipropilene. Quando hai necessità di sostituirlo, getta quello da eliminare nei contenitori della plastica. In alcuni Comuni, vengono invece riciclati separatamente.

Di che cosa sono fatte le lenti a contatto?

Le lenti a contatto sono realizzate con materiali tecnologicamente avanzati, per garantire il miglior comfort e la massima sicurezza a chi le indossa.

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I modelli più diffusi sono quelli in silicone idrogel, un polimero plastico che rende le lenti morbide e flessibili, oltre che altamente permeabili all’ossigeno. Le lenti a contatto semirigide, invece, sono realizzate in fluoropolimeri che mantengono più facilmente la forma, ma fanno passare una minor quantità di ossigeno.

Tutti questi materiali non sono biodegradabili, per cui è importante fare molta attenzione a dove si gettano le lenti a contatto usate.

Dove si buttano le lenti a contatto?

Ora che sai di cosa sono fatte, ti starai chiedendo probabilmente come smaltire le lenti a contatto una volta che hai la necessità di sostituirle.

Una delle abitudini più diffuse è quella di gettare le lentine usate nel WC o nello scarico del lavandino: si tratta di una pratica sconsigliata e dannosa per l’ambente. I materiali di cui sono fatte si degradano infatti molto difficilmente, per cui le lenti a contatto sono considerate materiali inquinanti, come molti altri dispositivi medici.

Quindi, dove smaltire le lenti a contatto? La soluzione più corretta è quella di gettarle nel bidone per la raccolta del secco indifferenziato. Ricordarti di non disperderle nell’ambiente e di non gettarle negli scarichi domestici.

I produttori di lenti a contatto sono inoltre sempre più attenti alle tematiche di sostenibilità e stanno studiando nuove formule per rendere le lenti a contatto completamente biodegradabili.

Infine, se hai dubbi sull’utilizzo delle lenti a contatto prenota una prima prova gratuita con i contattologi di GrandVision. Risponderemo a tutte le tue domande sulle lenti a contatto.

 

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